“Lo sport come mezzo per crescere, socializzare, includere. Superare la normalità, apprezzare la diversità, valorizzare l’unicità. Tutto questo si può, utilizzando lo sport come strumento e mezzo che favorisca e migliori la condizione di salute psicofisica, accresca la fiducia nelle proprie capacità fisiche e mentali, interpreti il bisogno dell’essere umano di vivere in comunità nel rispetto delle regole e insegni che l’impegno è fondamentale per poter raggiungere qualsiasi obiettivo. Quello stesso sport che, se indirizzato unicamente verso soluzioni agonistiche, rischia di non saper dare risposte ai bisogni dei tanti, i più, che non sono in grado di performance di livello assoluto. Invece lo sport, proposto e interpretato in modo diverso, può permettere a bambini, giovani, adulti ed anziani di mettere in campo le proprie capacità ed acquisirne di maggiori.” (cit. Special Olympics Italia)

L’attività sportiva per le persone con disabilità non è una cosa scontata e rappresenta un diritto tutto ancora da “guadagnarsi”. Autismo Triveneto però, grazie alla sensibilità e alla capacità di accoglienza del centro Le Alte Bowling di Montecchio Maggiore, è riuscita a mettere in piedi un percorso di avvicinamento al bowling dedicato alle persone con autismo che molto più di altre faticano ad accedere a percorsi sportivi e/o motori.

All’interno del centro è presente l’Associazione Sportiva Dilettantistiche Hurricanes che, a partire dal 10 settembre scorso, ha messo a disposizione tecnici professionisti e volontari per poter avviare un percorso che ci si augura possa durare nel tempo.

A sostenere l’iniziativa è il Team Special Olympics Veneto che vanta di avere tra i propri tecnici regionali proprio il Presidente dell’ASD Hurricanes, Paolo Zavarise.

Il progetto consiste nella possibilità per coppie mamma/figlio o papà/figlio di partecipare ad un percorso di avvicinamento allo sport del bowling e si struttura in due corsi. Ogni corso ha la durata di 4 incontri di circa un’ora ciascuno. Durante ogni incontro si avranno a disposizione spazi adeguati e dedicati, oltre a volontari formati che introdurranno le prime regole del gioco. Al termine di ciascun corso i partecipanti potranno godere di un momento conviviale offerto dall’Autismo Triveneto come opportunità di integrazione sociale e contenere così i fenomeni di isolamento sociale che queste famiglie spesso vivono e, che nel periodo della Pandemia, si sono moltiplicati.